28° Congresso della FNSI - Gli interventi di Guido Bossa presidente Ungp e di Roberto Ginex segretario Assostampa Sicilia

13.02.2019 19:38

Guido Bossa al 28° Congresso della FNSI - “Se si mette il lavoro contro le pensioni si danneggia il lavoro e ci rimettono anche le nostre pensioni”
“Abbiamo chiesto di contare un po’ di più perché sappiamo che la categoria invecchia e noi siamo l’unica parte di essa che per motivi anagrafici cresce”. Guido Bossa, presidente dell’Unpg (Unione Nazionale Giornalisti Pensionati), nel suo intervento ricorda il contributo che i giornalisti pensionati, assieme alla Fnsi, hanno apportato alla riforma sulla previdenza.
“I pensionati hanno fatto la loro parte. Senza mai fare un accenno dispregiativo al termine prelievo forzoso, ma puntando sul carattere solidaristico della riforma – prosegue Bossa, portando il saluto del 7° Congresso nazionale dell’Unpg, tenutosi a Roma poche settimane fa -. In quell’occasione abbiamo approvato all’unanimità una mozione dal titolo ‘Fronte unitario su pensioni e occupazione’. Una mozione in cui la retorica dei diritti acquisiti che ci ha perseguitato per anni è stata sostituita dall’affermazione di una circolarità dei diritti per la quale se non viene soddisfatto il diritto dei giovani al lavoro prima o poi verranno compromessi anche i diritti acquisiti dai più vecchi. Siamo i primi ad esserne consapevoli”.
Una presa di coscienza dalla quale ripartire assieme: “Se si mette il lavoro contro le pensioni si danneggia il lavoro e ci rimettono anche le nostre pensioni. Per questo motivo difenderemo il lavoro e da parte nostra contribuiremo alla costruzione di alleanze sociali stabili e al mantenimento della sintonia nella categoria”.

Roberto Ginex al 28° Congresso della FNSI - “La professione è sempre più precaria. Dobbiamo tutti insieme guardare al futuro”
“Viviamo in un mercato asfittico, e fermo - ha detto Roberto Ginex, segretario generale dell’Associazione Siciliana della Stampa, intervenendo al 28° Congresso della FNSI – dove l’abbassamento dei livelli e della qualità dell’occupazione affianca una sempre maggiore precarizzazione della professione. Nelle redazioni non ci sono più spazi e lo vediamo concretamente in Sicilia dove Il Giornale di Sicilia ha avuto una vertenza terminata con 15 licenziamenti di colleghi sui quali il sindacato non si è mai sognato di mettere la propria firma. A questa va aggiunta la situazione dei colleghi del quotidiano La Sicilia che lavorano sotto amministrazione giudiziaria. Assostampa Siciliana è sempre stata in prima fila nelle politiche di tutela dei giornalisti autonomi e precari. Per guardare avanti dobbiamo essere capaci di avere una visione non su ciò che è stato, ma su ciò che sarà questo mestiere. Dobbiamo essere determinati e credibili di fronte a tutti. Non siamo una casta ma siamo giornalisti”.